Stimoli patogeni vari (allergia, infiammazione o altre cause) perseveranti nel tempo e non adeguatamente trattati possono determinate l’ispessimento delle mucose che rivestono le aree di accesso ai seni paranasali con conseguente riduzione della ventilazione dei seni stessi e accumulo di secrezioni catarrali al loro interno.
Le stesse condizioni possono favorire nel tempo la formazione di polipi nasali, soprattutto nelle regioni più ristrette delle fosse nasali.
Tali considerazioni fisiopatologiche spiegano perché il trattamento chirurgico deve essere rivolto alla sede primaria di insorgenza, cioè negli spazi profondi del meato medio e dell’etmoide, al quale è possibile accedere con precisione con idonee tecniche microchirurgiche ed avvalendosi della visione diretta con sistemi endoscopici.

La chirurgia endoscopica funzionale (nota anche con l’acronimo F.E.S.S. – Functional Endoscopic Sinus Surgery), nata in Austria già negli anni ’70, ha rappresentato un’importante rivoluzione nella terapia delle sinusiti croniche e delle poliposi nasali e permette oggi anche il trattamento di ben selezionate patologie tumorali.
Con l’endoscopia il chirurgo ha la possibilità di osservare direttamente la zona della fossa nasale dove sta lavorando.
La disponibilità di endoscopi con angoli di visione differenti permette di poter operare in aree non altrimenti accessibili all’esplorazione diretta e con strumenti di dimensioni estremamente ridotte (micro-pinze, microaspiratori…) che vengono manovrati con sicurezza sotto il diretto controllo videoendoscopico.
Questa tecnica è definita “funzionale” poiché è limitata alla sola risoluzione delle specifiche problematiche in causa con un maggior rispetto della fisiologia nasale, senza ricorrere ad interventi demolitivi.
La chirurgia endoscopica funzionale è in grado di rimuovere anche i fattori anatomici che favoriscono il contatto mucoso dal quale possono originarsi le recidive, ma esistono purtroppo alcune situazioni nelle quali tutta la mucosa nasale è in grado di sviluppare una tale degenerazione polipoide da rendere possibile ugualmente la ricorrenza dei polipi.
Fortunatamente sono oggi disponibili trattamenti farmacologici che ci consentono di allontanare il rischio di recidiva.
Per tale motivo associamo alla chirurgia trattamenti farmacologici che consistono sostanzialmente in cicli periodici di steroidi sistemici, steroidi locali (privi di importanti effetti collaterali), antistaminici ed antileucotrieni negli allergici e/o asmatici, recentemente anticorpi monoclonali.
Vogliamo infine ricordare e sottolineare che gli interventi di chirurgia endoscopica funzionale debbono essere eseguiti necessariamente in sala operatoria.
La chirurgia ambulatoriale dei polipi nasali (spesso proposta con l’ausilio del Laser) rappresenta un trattamento in grado di risolvere transitoriamente il problema dell’ostruzione nasale potendo solo asportare le porzioni più superficiali dei polipi e lasciando invariata la situazione anatomica e la ristrettezza degli osti sinusali.
Nessun intervento che non agisca sull’osso sarà mai in grado di creare le basi per una reale risoluzione del problema. Ciò che è possibile fare a livello ambulatoriale è la semplice asportazione della componente nasale dei polipi, il che ovviamente riduce il tempo di recidiva della ostruzione nasale.