A cosa serve l’esame ABR?
L’ABR (acronimo in lingua inglese di Auditory Brainstem Response) permette di registrare il percorso delle risposte elettriche prodotte dal suono nell’orecchio interno, seguendolo attraverso il nervo acustico e le vie nervose fino a raggiungere i centri uditivi del cervello (Fig. 1).

L’esame fornisce informazioni fondamentali sia per determinare la soglia uditiva del soggetto sia per localizzare la sede di una perdita uditiva neurosensoriale (labirinto, nervo acustico o centri nervosi).
Pertanto l’esame ABR risulta essenziale per la diagnosi di sordità nei bambini ed importante per escludere nell’adulto l’eventuale esistenza di un neurinoma a carico del nervo acustico.
Essendo un esame oggettivo, l’ABR è molto utilizzato in ambito medico-legale.
Chi può essere sottoposto all’esame ABR?
Si tratta di un esame non invasivo ed obiettivo che non richiede, dunque, la collaborazione attiva del paziente. Pertanto può essere effettuato da adulti e bambini anche non collaboranti, nei quali non sarebbe possibile pervenire alla diagnosi con l’esame audiometrico tonale.
Sono previste norme di preparazione per l’esame ABR?
Pulire bene la pelle del volto, senza applicare creme od oli.
Nel caso di bambini piccoli ed agitati è preferibile che dormano nel corso dell’esame, pertanto occorre tenerli svegli nelle 12 ore precedenti (anche durante il viaggio in automobile). Quasi tutti i bambini piccoli tendono a riposare dopo i pasti: è consigliabile perciò di arrivare circa mezzora prima dell’appuntamento concordato in modo da poter allattare o dare il biberon al bambino prima dell’esame e farlo addormentare al momento dell’esame.
In alcuni bambini, come ad esempio i più grandi che difficilmente dormirebbero dopo un pasto, è necessario indurre il sonno con procedure di sedazione.
Come si esegue l’esame ABR?
Per svolgere l’esame ABR vengono fatte indossare al paziente delle cuffie (Fig. 2), attraverso le quali viene inviato uno stimolo sonoro detto click, e si applicano degli elettrodi al lobo dell’orecchio o dietro all’orecchio e sulla fronte. Il paziente viene quindi lasciato al buio per alcuni minuti con la raccomandazione di restare rilassato e immobile. Le risposte elettriche agli impulsi sonori vengono registrate ed elaborate da un computer dedicato.
La valutazione dura complessivamente circa 30-60 minuti se il bambino riposa tranquillo. Questo tempo potrebbe dilatarsi nel caso il bambino non dormisse rendendo eventualmente necessario un secondo appuntamento.
