La Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno
secondo la International Classification of Sleep Disorders III (AASM 2014) si diagnostica mediante Monitoraggio Cardio-Respiratorio Notturno e/o Polisonnografia.
La diagnosi di Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno viene fatta in una delle seguenti condizioni:
- Almeno 5 eventi respiratori/ora di sonno (prevalentemente di tipo ostruttivo) insieme a uno dei seguenti sintomi o patologia:
- sonnolenza, spossatezza, insonnia
- risveglio con sensazione di soffocamento
- russamento abituale e/o apnee osservate dal partner
- ipertensione arteriosa, disturbo dell’umore, disfunzioni cognitive, malattie coronariche, ictus, fibrillazione atriale o diabete mellito di tipo 2.
- Più di 15 eventi respiratori/ora di sonno (anche senza le condizioni precedenti).
I principali eventi respiratori
misurabili con l’esame polisonnografico (inserire collegamento) possono essere distinti in:

- fenomeni che non interrompono in alcun modo la struttura del sonno (quindi non determinano arousal ossia risveglio subclinico all’elettroencefalogramma) e pertanto non ne compromettono l’efficienza; l’esempio è il RUSSAMENTO che è un fenomeno principalmente acustico nel quale la riduzione del flusso non è misurabile;
- fenomeni che preludono ad un arousal cioè che frammentano in differente misura la struttura del sonno:
- RERA: acronimo di Arousal Collegati allo Sforzo Respiratorio ossia una sequenza progressiva di atti respiratori con sforzo ostruttivo crescente nei quali la riduzione di flusso rispetto al basale non eccede il 30% e non sono registrabili desaturazioni. Fondamentale l’epilogo della sequenza con un brevissimo risveglio elettroencefalografico subclinico, che frammenta la continuità del sonno, denominato “arousal”.
- IPOPNEA è invece evento di riduzione significativa del flusso respiratorio tra il 30% e il 90% del basale, di durata uguale o superiore ai 10 secondi e che determina la desaturazione di Ossigeno superiore al 3% e/o un arousal elettroencefalografico.
- APNEA è un evento respiratorio con una riduzione di flusso aereo misurabile superiore al 90% fino all’arresto totale di flusso, di durata uguale o superiore ai 10 secondi; non è necessario dimostrare né desaturazione né arousal.
La Gravità della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno
è definita in base al numero di eventi respiratori per ora di sonno:

La Prevalenza della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno

Secondo le stime degli Autori di uno studio pubblicato su Lancet nel 2019 (Estimation of the global prevalence and burden of obstructive sleep apnoea: a literature-based analysis. Lancet Respir Med 2019) circa 1 miliardo di persone al Mondo soffrirebbero di Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno a vari livelli di gravità.
In figura è rappresentata la prevalenza di Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno in tutto il mondo, più carico è il giallo virando verso l’arancione ed il rosso e maggiore sarà la prevalenza in quel paese.
In Italia in uno studio della Bocconi del 2019 è stata stimata una prevalenza complessiva di oltre 24 milioni di persone di età compresa tra i 15 e i 74 anni (oltre la metà della popolazione adulta, prevalentemente nei maschi).
Sulla base dell’opinione degli esperti e dei dati forniti dall’ Associazione Apnoici Italiani, è stato stimato che:

Pertanto si tratta di un problema ampiamente sottostimato e sono necessarie nuove strategie diagnostiche e terapeutiche per identificare questi pazienti.
Età e Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno
La prevalenza della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno aumenta progressivamente con l’età, in maniera più significativa dopo i 60 anni (Moraes W. Et al., Sleep Med 2014).

Obesità e Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno
La prevalenza è 10.5 volte più elevata tra i soggetti obesi e dal 40 al 60% degli obesi ha la Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno.
L’adiposità viscerale ossia il grasso addominale è il fattore di rischio più importante per lo sviluppo di Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno.
Il calo ponderale ne riduce la gravità mentre se la Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno non venisse trattata comporterebbe un ulteriore aumento di peso.
Abitudini Voluttuarie e Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno

Il consumo di alcolici, soprattutto la sera, causa miorilassamento, così come il fumo determina un’irritazione cronica delle vie aeree superiori, aggravando la Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno soprattutto se in associazione tra loro.
I Sintomi Notturni della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno

- Russamento e pause respiratorie (riferiti dal partner)
- Enuresi/Nicturia (per il mancato controllo degli sfinteri a causa della riduzione di ossigeno a livello neurologico)
- Risvegli con sensazione di soffocamento
- Sonno irrequieto con movimenti improvvisi, a scatto, rigirarsi nel letto.
I Sintomi Diurni della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno
- Cefalea mattutina
- Sonnolenza (clicca qui per valutare il tuo grado di sonnolenza diurna): generalmente si aggrava parallelamente all’aggravamento della malattia, comparendo inizialmente solo nel periodo post-prandiale e in condizioni di riposo o durante un’attività monotona, mentre in seguito diviene così importante da compromettere la normale vita di relazione
- Disturbi neuropsicologici quali perdita della memoria, della destrezza manuale, modificazioni del tono dell’umore (irritabilità e depressione), perdita della libido, impotenza.
Decadimento cognitivo, riduzione dei riflessi e della destrezza manuale e sonnolenza diurna, sono responsabili dell’elevato numero degli incidenti stradali e sul lavoro che si associano alla Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno.

Il Trattamento della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno annulla l’aumento del rischio di indicenti.
Le Conseguenze Cardio-Circolatorie e Endocrino-Metaboliche della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno

Mortalità e Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno

La sindrome delle apnee notturne comporta una riduzione della sopravvivenza; in questo studio di Young e collaboratori (2008) con 18 anni di follow-up la % di sopravvivenza dei pazienti senza Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno è superiore al 90% rispetto invece al 57% dei pazienti con la Sindrome di grado severo.
I pazienti con Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno di grado severo sopravvivono il 40% in meno.
L’indice di mortalità decresce significativamente fino ai livelli della popolazione generale grazie al trattamento.
L’Ipoacusia e la Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno
L’Ipoacusia è una condizione altamente prevalente negli adulti (20.3%) ed è associata ad una scarsa qualità della vita, ad una riduzione delle normali attività nonché all’aumento dei costi sanitari.
Sebbene esistano numerosi fattori di rischio consolidati per l’ipoacusia (ereditarietà, età, esposizione ai rumori, infezioni, farmaci, alcool, fumo, malattie cardiocircolatorie), studi recenti hanno identificato come fattore predisponente anche la Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno.
In uno dei principali studi in questo senso (Sleep Apnea Is Associated with Hearing Impairment: The Hispanic Community Health Study/Study of Latinos. J Clin Sleep Med. 2016) realizzato su circa 14.000 pazienti, è stata riscontrata la Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno nell’11.1% dei pazienti ipoacusici rispetto all’8.7% dei pazienti non ipoacusici.
Il paziente con Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno ha probabilità del 30% più alta rispetto al paziente senza sindrome di avere ipoacusia.

L’ipoacusia ad alte frequenze era la forma più diffusa di ipoacusia (21,5%). Un ulteriore 9,7% dei partecipanti aveva ipoacusia pantonale mentre la ipoacusia a basse frequenze era relativamente rara (1,0%).
All’aumentare della gravità della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno aumenta la prevalenza e la gravità della ipoacusia potendo interessare fino al 50% della popolazione con sindrome di grado severo.
I maschi con ipoacusia neurosensoriale improvvisa, ossia l’ipoacusia che insorge rapidamente, hanno maggiori probabilità di avere una Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno.
L’ipoacusia, l’infarto del miocardio, l’ictus presentano tutti la stessa patogenesi ossia l’ischemia favorita dalla Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno.

L’Aterosclerosi cronica
Eventi trombotici acuti i si possono verificare per l’incremento di un gruppo numeroso di fattori protrombotici e proinfiammatori e per una aumentata attività e aggregabilità piastrinica.

La Trombosi Acuta
L’ipossia intermittente caratteristica della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno è associata all’infiammazione vascolare e al danno endoteliale con conseguente amplificazione dei processi aterosclerotici.

L’Iperviscosità del sangue
La Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno altera la reologia del sangue in quanto l’ipossiemia stimola la produzione di eritropoietina con conseguente aumento dell’ematocrito. Questo aumento della viscosità ematica compromette il microcircolo.

La Sindrome di Meniere e la Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno
Vari studi hanno dimostrato che le donne di mezza età con Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno hanno una incidenza più di 2 volte maggiore di sviluppare la malattia (come se il loro labirinto fosse più suscettibile all’ipossia) e che la terapia delle apnee migliora i sintomi vestibolari e uditivi.
Concludendo
Secondo lo studio della Bocconi del 2019 (Cost-of-illness study of Obstructive Sleep Apnea Syndrome (OSAS) in Italy) ammonta approssimativamente a 31 miliardi di euro all’anno (circa 520 euro per abitante) il peso economico delle condizioni influenzate dalle apnee ostruttive del sonno in Italia.
Sotto-diagnosi e sotto-trattamento sono tra le principali cause dell’impatto sociale della Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno nel nostro Paese.
Sono pertanto necessarie strategie diagnostiche e terapeutiche efficaci per ridurre al minimo gli impatti negativi sulla salute ed i costi ad essa collegati. I risultati infatti suggeriscono che, sebbene si osservi un aumento dei costi diretti sanitari a causa dell’incremento del numero di diagnosi e trattamenti, grazie ai trattamenti sarebbe possibile ridurre i costi generati dalle patologie e condizioni associate alla Sindrome delle Apnee/Ipopnee Ostruttive nel Sonno.