Le fonti di “sale”
Il “Sale” chimicamente definito cloruro di sodio (NaCI) a temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino (Fig. 1) incolore e con un odore e un sapore caratteristici.

Il sale è anzitutto un esaltatore di sapidità, usato in tutte le tradizioni culinarie conosciute, ed è ampiamente sfruttato nell’industria conserviera sia come ingrediente sia come mezzo di conservazione dei cibi.
Il cloruro di sodio si trova abbondantemente in natura. La maggior parte è disciolta in acqua (sale marino) (Fig. 2), in parte si trova come minerale allo stato solido in giacimenti di terraferma (in questo caso prende il nome di “salgemma“) (Fig. 3).


Il sale marino è la forma più antica utilizzata dall’uomo. Viene estratto dall’acqua di mare che viene raccolta in vasche impermeabilizzate nelle quali grazie all’effetto dell’irraggiamento solare, la salamoia si concentra. Durante la concentrazione si verifica la precipitazione sul fondo del cloruro di sodio solido che viene raccolto e inviato alla fase successiva di raffinazione che porta ad ottenere, grazie a sofisticati sistemi di “evaporatori-cristallizzatori”, un cloruro di sodio la cui purezza raggiunge il 99.9% (sale per uso alimentare).
In Italia , le maggiori saline si trovano a Margherita di Savoia, in Puglia, a Cervia in Romagna e presso Trapani, in Sicilia. In natura esistono dei giacimenti di cloruro di sodio allo stato solido, residui di antichi mari, da cui si può estrarre il cloruro di sodio già in forma solida chiamato salgemma, noto anche come “halite”.
Il Sale: il suo ruolo biologico e il suo utilizzo terapeutico nella storia
Il cloruro di sodio è essenziale per la vita sulla Terra. Esso è necessario alla neurotrasmissione e nei meccanismi di controllo dello pressione arteriosa e della funzionalità renale.
L’uso terapeutico del sale (marino e salgemma) era ben noto agli antichi greci.
I medici della Scuola Ippocratica fecero largo uso del sale nella loro terapia:
- rimedi a base di sale servivano quali espettoranti;
- la miscela di acqua, sale e aceto era usata quale emetico;
- una mistura composta di due terzi di latte vaccino e uno d’acqua salata presa la mattina a stomaco vuoto poteva curare le malattie della milza;
- il sale, unito al miele, era applicato localmente per curare ulcerazioni gravi;
- l’acqua salata era, infine, usata contro le malattie della pelle;
- Ippocrate prescriveva inalazioni di vapore di acqua salata per le infiammazioni delle vie respiratorie.
Già nell’età antica era stata riconosciuta la particolare salubrità delle zone marine tanto da allestire appositi campi curativi lungo i litorali delle coste di tutte le prime civiltà del Mediterraneo.
Il cloruro di sodio si ritrova inoltre associato allo iodio e al bromo, in numerose acque termali utilizzate nei processi infiammatori cronici delle vie aeree (riniti, rinosinusiti, adenoiditi, otiti, faringotonsilliti, laringiti, tracheobronchiti, etc).
Le acque più indicate per le patologie flogistiche naso-sinusali, otologiche e faringo-laringee sono quelle sulfuree e salso-bromo-iodiche.
L’HALOTERAPIA
L’Haloterapia (HT) (halos in Greco significa sale) è un rimedio terapeutico che si basa sulle capacità curative del sale naturale, micronizzato con tecniche particolari in un ambiente confinato che ricrea le condizioni climatiche delle grotte di sale.

Le prime valutazioni scientifiche sugli effetti benefici dell’esposizione a un “ambiente salino” le dobbiamo alle osservazioni del medico polacco Felix Boczkowski, nella metà dell’800. Egli notò nei minatori di Wieliczka, la miniera di sale di Cracovia, una ridotta tendenza, rispetto alla popolazione generale, a sviluppare malattie dell’apparato respiratorio.
Dopo circa un secolo, un medico tedesco, Hermann Spannagel, utilizzò per la prima volta le grotte di sale come vero e proprio presidio terapeutico “ricoverando” pazienti affetti da patologie respiratorie nella miniera di Kluterthole, in Germania.
Queste cave, usate per scopi terapeutici e, in alcuni Stati, riconosciute dal Sistema Sanitario Nazionale (come nel caso della Russia), sono ancora presenti in molti Paesi europei quali Austria (Solzbad-Salzetnan), Romania (Sieged), Polonia (Wieliczka), Azerbaijan (Nakhichevan), Kirgizia (Chon-Tous), Russia (Berezniki-Pern), Ucrania (Solotvino-Carpathians e Artiomovsk-Donietsk).
La possibilità di ricreare in una stanza confinata le stesse condizioni delle grotte di sale ha dato nuovi impulsi allo studio e alla ricerca degli effetti benefici di questo trattamento.
Come agisce l’Haloterapia
Il sale
- è un potente antimicrobico, lesivo per la gran parte dei batteri, virus e miceti, il cui meccanismo si realizza grazie alle sue proprietà disidratanti. Infatti l’acqua presente nel microrganismo, trovandosi in minor concentrazione di sodio, attraversa la membrana cellulare causando disidratazione e morte del microrganismo
- contribuisce a disgregare il biofilm dove si replicano i microrganismi
- migliora l’attività di clearance mucociliare
- aumenta la fluidità del muco. Tale effetto è confermato, dopo le prime sedute di Haloterapia, dall’insorgenza di tosse che, grazie ad un meccanismo fisiologico riflesso, mobilizza le secrezioni mucose divenute più fluide.
A tutt’oggi non sono state riscontrate, durante trattamenti haloterapici, importanti reazioni avverse se non qualche leggero effetto secondario e transitorio quale lieve prurito cutaneo, bruciore oculare, tosse. L’assenza di effetti collaterali è legata alla bassa concentrazione del cloruro di sodio, alla sua erogazione graduale e alla particolare formo di somministrazione dell’aerosol (a “secco”).
Numerose ricerche hanno confermato l’effetto terapeutico del cloruro di sodio, in particolare nei:
- disturbi dell’apparato respiratorio sia superiore che inferiore
- riniti
- rinosinusiti
- adenoiditi
- otiti
- faringotonsilliti
- ipertrofie adenoidee e tonsillari
- laringiti
- tracheobronchiti
- asma
- patologie dermatologiche
- psoriasi
- dermatite atopica


In uno studio di M. Gelardi del 2013 è stata valutata l’efficacia della Haloterapia mediante sistema ” AEROSAL®” nell’ambito della ipertrofia adeno-tonsillare.
Lo studio clinico, in doppio cieco, randomizzato e controllato verso placebo 22, è stato effettuato su 45 pazienti, tra i 4 e 12 anni , affetti da ipertrofia adenoidea sub-ostruttiva da almeno sei mesi, associata a disturbi del sonno (apnea) e otite media sierosa ricorrente.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a 10 sedute (5 giorni per settimana, per due settimane), della durata di 30 minuti, nella camera del sale Aerosol®. Il gruppo attivo era sottoposto a inalazione di sale iodato micronizzato, il gruppo placebo permaneva all’interno della camera del sale in assenza di rilascio di sale micronizzato.
Tutti i pazienti sono stati valutati, sia dal punto di vista clinico sia strumentale, prima dell’inizio della terapia, al termine delle 1O sedute e a 3 mesi dalla fine del trattamento.
Al termine delle 1O sedute di HT è stata registrata una riduzione significativa della ipertrofia adenoidea e tosillare nel 44,4% dei soggetti del gruppo trattato e nel 22,2 % (quindi la metà) dei pazienti appartenenti al gruppo placebo.
Inoltre è stata evidenziata una significativa riduzione dell’ipoacusia nel gruppo trattato con Haloterapia con scomparsa dei muchi nell’orecchio medio.
Controindicazioni all’haloterapia
- Cuore polmonare acuto e cronico
- Emorragie (epistassi, emoftoe, emottisi)
- Epilessia
- Insufficienza renale e pazienti trapiantati
- Ipertensione arteriosa “severo” e/o non controllata da farmaci
- Malattie neoplastiche
- Malattie respiratorie in fase acuta
- Pregresso infarto del miocardio
- Stati di “ipertiroidismo”
- Claustrofobia
- Gravidanza
Come viene effettuata l’Haloterapia
Il sistema per haloterapia è costituito da:
- Ambiente confinato che può essere una stanza o una tenda (Fig. 1) che è possibile comodamente montare ed usare a casa propria
- Erogatore di aerosol salino “a secco” (Fig. 2) che disperde nell’ambiente confinato la dose di cloruro di sodio medicale con un’erogazione modulata che garantisce una concentrazione di particelle tale da non provocare l’iperattività rino-bronchiale;
- Bustina di cloruro di sodio medicale, batteriologicamente statico, preconfezionato in laboratorio controllato. Il principio attivo immesso ed inalato all’interno della cabina non è un medicinale. Inoltre, la quantità di iodio diffusa nella camera del sale non è farmacologicamente rilevante ai fini del raggiungimento di un’attività terapeutica.



Quanta Haloterapia
Possiamo distinguere le tempistiche dividendole in due gruppi, prevenzione e terapia.
N.B. I trattamenti vanno adeguati alla persona, possiamo dare delle indicazioni di massima in base alla nostra esperienza:
- Prevenzione
Bambini 0-12 mesi: 2 volte a settimana per un ciclo di 12 sedute al cambio di stagione
Bambini >12 mesi: 3 volte a settimana per un ciclo di 12 sedute al cambio di stagione
Adulti: tutti i giorni per un ciclo di 12 sedute al cambio di stagione - Terapia
2-3 sedute a settimana per 3 mesi e poi una seduta ogni 7-14 giorni per mantenere i benefici.